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CSV Cuneo - Convegno Volontariato

"IL VOLONTARIATO E' LA FORZA PROPULSIVA CHE CI AIUTERA' AD USCIRE DALLA CRISI". Per tre giorni Cuneo capitale del volontariato
24/11/2011 Il Convegno “Il volontariato nel panorama europeo” si chiude con un messaggio di speranza: il valore della gratuità può rilanciare il mercato e gettare le basi per una nuova “buona economia”

Il mondo del volontariato rappresenta una grande opportunità per tutta l’Europa. Tra le sfide che lo attendono la creazione di una nuova coesione sociale, la promozione dei valori che lo contraddistinguono, capaci di generare speranza e lo sviluppo di una democrazia più partecipata.

Sono queste alcune delle importanti conclusioni che sono emerse nel corso del convegno “Il volontariato nel panorama europeo” che si è svolto a Cuneo dal 28 al 30 ottobre. La tre giorni è stata organizzata, nell’ambito dell’Anno europeo del Volontariato, dal Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” di Cuneo in collaborazione con Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ACRI (Ass. di Fondazioni e di Casse di Risparmio), CSVnet e CSV Piemonte.net, con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comune di Cuneo, Euroregione Alpimediterraneo, Regione Valle d’Aosta e Regione Liguria.

Giorgio Groppo, Presidente CSV “Società Solidale”: “Per tre giorni Cuneo è stata la “capitale” del Volontariato. Nelle varie sessioni di lavoro si è discusso sui vari problemi che investono il mondo del volontariato e gli atti costituiranno un prezioso contributo per rilanciare il mondo del non profit per i prossimi anni. In questi tempi di crisi,non solo di risorse economiche, il volontariato riuscirà a crescere se riuscirà a lavorare in rete”.

Considerazioni di tutto rilievo sono sorte durante la prima sessione Il contesto socio economico e il valore economico della gratuità e della responsabilità sociale nel corso della quale, come ha sottolineato il moderatore Francesco Sansone (Università di Pisa), si è sottolineato come di fronte a questa crisi sia necessario uscire dagli schemi teorici e affermare che può esistere una buona economia basata sulla gratuità. Il mondo del volontariato, ha evidenziato Gianpaolo Gualaccini (Comitato di Presidenza CNEL), fa tanto ed è una risorsa fondamentale per l’Italia. Come è emerso dalla ricerca del CNEL sul lavoro volontario – ha spiegato – arriva a rappresentare lo 0,7% del PIL italiano. Il sistema del welfare, ha detto Raffaella Vitale (Direttore Assessorato Politiche sociali Regione Piemonte), deve essere rivisto e il mondo del volontariato deve prepararsi ad avere un ruolo da protagonista nel nuovo sistema socio assistenziale. Mauro Battuello (Presidente Co.Ge. Piemonte) ha concluso la sessione evidenziando come il volontariato abbia un ruolo fondamentale nella società, sia per la significativa mole di attività messe in atto sia in termini qualitativi e per la sua capacità di produrre beni relazionali.

Di grande interesse la seconda sessione di lavori riguardante Il volontariato all’interno della normativa europea. Moderata da Marco De Marie (Responsabile Ufficio studi Compagnia di San Paolo) ha visto il contributo di Pier Virgilio Dastoli ( Presidente Consiglio Italiano Movimento europeo) che ha quantificato i numeri del volontariato a livello europeo: sono più di 100 milioni i cittadini impegnati in attività solidaristiche. I volontari, ha continuato, sono fondamentali perché la loro attività sviluppa la democrazia partecipativa; per questo motivo è importante riconoscere le buone pratiche e incentivarle. Susana Szabo (Vice Presidente CEV Europe) ha invece evidenziato come in tutta Europa stia crescendo l’attività dei volontari, crescono i nuovi bisogni e c’è la voglia della società civile di impegnarsi. Da questo anno Europeo che va verso la conclusione, ha sottolineato, ci si aspettano migliori politiche sia nelle diverse realtà nazionali sia a livello europeo.

La terza sessione di lavori è stata invece dedicata al ruolo delle fondazioni bancarie come soggetto partner nello sviluppo della solidarietà e della comunità . Moderata da Alide Lupo (Componente CdA Fondazione CRT) ha visto un primo interessante intervento di Marco Demarie che ha spiegato ai partecipanti quanto sarebbe stato detto da Gerry Salole (Presidente European Foundation Centre), non presente all’ultimo per problemi di salute. Sia le Fondazioni che le Associazioni di volontariato sono molto differenziate tra loro a livello europeo, ma ovunque in Europa, le prime si impegnano per finanziare la attività del mondo del volontariato. Interessante l’esempio della Spagna dove le fondazioni hanno sostenuto la realizzazione di un portale per reclutare nuovi volontari. Luca Remmert (Comitato di Presidenza ACRI) ha invece messo in evidenza il sostegno primario che danno le fondazioni alle diverse realtà di volontariato; il loro impegno non sarà messo in discussione, ma il volontariato deve impegnarsi ancora di più affinché ogni soldo erogato venga speso al meglio per il bene del territorio. Ha concluso la sessione Ezio Falco (Presidente Fondazione CRCuneo) che ha ripreso il tema della sussidiarietà e ha sottolineato il ruolo determinante del volontariato per rafforzare una coesione sociale che, in questo momento di crisi, si sta rischiando di perdere.

Giovani e volontariato: laboratorio della cittadinanza partecipata il titolo della quarta sessione di lavori che, moderata da Silvio Magliano (Presidente CSV Piemonte.net), ha visto interessanti interventi di personaggi del mondo accademico nazionale. Ugo Ascoli (Università di Ancona) ha esordito dicendo che è inesatto parlare di crisi della partecipazione giovanile: i dati dimostrano che non è così, che i giovani vogliono essere protagonisti, ma per riuscire a catturare la loro attenzione bisogna affrontare temi forti che suscitino il loro interesse. Anche Giancarlo Rovati (Università Cattolica Sacro Cuore di Milano) ha evidenziato l’aumento della partecipazione giovanile – molti ragazzi sono impegnati in più di una Odv – ma bisogna impegnarsi per costruire una comunità reale. Vincenzo Saturni (Presidente nazionale AVIS) ha portato l’esempio dei progetti rivolti ai giovani dell’Avis che sono orientati non solo a trovare nuovi giovani donatori, ma soprattutto a trasmettere l’idea che ci vuole periodicità del dono. Ha concluso i lavori Sabina Polidori (Segreteria Tecnica Osservatorio nazionale Volontariato) che ha evidenziato come le attività solidaristiche possano considerarsi come uno dei migliori esempi di partecipazione e siano, dunque, una componente essenziale per la creazione di una cittadinanza attiva.

Domenica mattina, nella sessione moderata da Luciano Dematteis (Vice Presidente nazionale ANPAS), si è parlato di Promozione e rappresentanza del volontariato, tema assolutamente non scontato in un paese dove non esiste un organo che rappresenti a livello nazionale l’attività volontaria.
Come ha sottolineato Emma Cavallaro (Presidente Convol), la rappresentanza è ancora molto lontana in quanto il volontariato non è percepito come soggetto politico, ma come soggetto pubblico. Andrea Olivero (Presidente Forum Terzo Settore) ha spiegato che il volontariato ha un compito importante: deve promuovere la sua essenza e la sua capacità di incoraggiare una modalità di stare insieme positiva. Proprio per questo bisogna portare ai tavoli della politica istanze, idee e proposte che rappresentino le tante persone che in Italia non hanno voce.
Benché la frammentazione del volontariato sia un valore, ha evidenziato Antonio Miglio (Vice Presidente nazionale ACRI), bisogna riuscire a superare l’autoreferenzialità e trovare una rappresentanza capace di far sentire la propria voce a livello nazionale.
Marco Granelli (Assessore al Volontariato, Politiche Sociali e PC Città di Milano) ha invece espresso l’importanza di dare alle associazioni un ruolo politico e la necessità di lavorare alla costruzione dei ruoli strategici capaci di rapportarsi e di parlare con le Istituzioni.
A conclusione è intervenuto Emanuele Alecci (Vice Presidente Commissione Politiche sociali CNEL) che ha rimarcato l’importanza che deve avere il volontariato nel far emergere i bisogni dei più deboli. Bisogna riuscire a far sentire la propria voce, ha concluso, perché l’azione volontaria può essere la forza per uscire dalla crisi e per far ricominciare a crescere il nostro paese.

I lavori del convegno sono stati chiusi con i saluti di Gianna Gancia, Presidente della Provincia di Cuneo e del Consigliere Regionale Federico Gregorio. In conclusione è intervenuto Emilio Dalmonte, Vicedirettore della rappresentanza in Italia della Commissione europea, che ha sottolineato come il volontariato costituisca una forza viva che deve essere protagonista nella creazione di una cittadinanza attiva, che rappresenta la base per la creazione della cittadinanza europea.


(fonte: http://piscinegonfiabili.com/)

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